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Chiacchierino ad ago e navetta: tipologie e differenze

Esistono delle differenze tra chiacchierino ad ago e navetta

Chiacchierino ad ago e navetta: tipologie e differenze

Insieme al tombolo, il chiacchierino è una tecnica che permette di realizzare merletti e pizzi. Conosciuto con nomi differenti nei vari Paesi del mondo, la lavorazione si basa su nodi che formano anelli, cerchi, archi, pippiolini e occhielli. In Inghilterra si chiama Tatting, in Francia Frivolitè, in Germania Schiffshenarbeit e in oriente Makouk.

In passato, questi manufatti pregiati, in bianco o écru, servivano per decorare e rifinire bordi e colletti degli abiti, mantelli, cuscini, tende e centrini per le sale di ricevimento. In tempi più recenti, le mamme cucivano, e cuciono ancora, queste applicazioni sui corredi importanti per tramandarle alle proprie figlie. Oggi, la tecnica è utilizzata anche per creare segnalibri, bomboniere, portaconfetti e decorazioni per ogni occorrenza e in colori differenti; se impreziositi con perline e strass si trasformano in gioielli e bijoux di ogni tipo. In quest’ultimo caso, la tecnica prende il nome di ankars.

In commercio possiamo acquistare la versione con la navetta o quella ad ago, differenti per tipologia e tecnica di lavorazione. Entrambe le tecniche presentano vantaggi e svantaggi.

Esempio di lavorazione a chiacchierino con navetta

Cenni storici del chiacchierino

La data esatta dell’invenzione del chiacchierino non è nota ma si fa risalire al 1750 in Francia; tuttavia, grazie ai manufatti del passato, ci sono prove che la appartiene a epoche più remote.

L’arte del Frivolité si diffuse in Francia tra il 1600 e il 1700 quando le dame di corte lavoravano i merletti utilizzando le navette. Fu solo agli inizi del 1800, durante l’età Vittoriana, che la tecnica divenne conosciuta da tutto il mondo e si diffuse anche in Europa.

In Italia, le prime a lavorare con le navette furono le suore dei conventi che utilizzavano questi merletti per decorare gli altari; dopo le Guerre Mondiali, invece, le donne in casa ilo lavoravano per fare corredi e confezionare abiti da sposa.

Oggi, dopo un periodo di scarso interesse, è tornato di moda e si è aggiudicato un posto d’onore tra gli hobby creativi più apprezzati, insieme all’uncinetto e ai ferri da maglia.

Pippiolini con il chiacchierino ad ago

Tipologie e costi del chiacchierino

Per fare i nostri pizzi e merletti, possiamo usare una navetta o un ago speciale; questi strumenti sono differenti tra loro in molti aspetti.

Oltre al materiale, più o meno pregiato (osso, corno, tartaruga, legno, metallo, plastica), le navette sono differenti per dimensione e tipologia. In commercio possiamo acquistarli, singolarmente o in kit, con o senza uncino e con o senza spolette rimovibili.  Gli aghi, invece, molto lunghi rispetto a quelli da cucito o ricamo, sono di misura e di spessore differente.

Grazie alle varie dimensioni, con entrambi gli strumenti, possiamo lavorare filati differenti e, in base allo schema, possiamo inserire perline e strass di ogni tipo.

I costi delle navette variano in base alla marca, al materiale e alla tipologia. Singolarmente il prezzo di una navetta è di circa 4 euro; il pacchetto con 4 – 5 navette costa circa 8 euro. Il kit di chiacchierino ad ago, invece, con 4 aghi al suo interno, costa mediamente 6-7 euro.

Con il chiacchierino si possono fare anche segnalibri

Vantaggi e svantaggi della lavorazione

Esiste una netta differenza tra la lavorazione a chiacchierino con la navetta e ad ago.

Oltre alla tecnica, ci sono degli aspetti da conoscere e valutare prima di iniziare a creare i nostri pizzi e merletti.

La navetta, a differenza dell’ago, richiede molta più attenzione e la sua lavorazione è più complessa; come vantaggio, però, il lavoro è più rifinito e pulito e i nodi sono molto stretti.

Un altro aspetto da non sottovalutare è la possibilità di disfare i nodi. Questa operazione, è più semplice con l’ago mentre con la navetta è particolarmente ostica.

Credits e note

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