Patchwork: forme, tecnica e materiali. Come iniziare
Nato in America, negli anni ’60 circa, il patchwork significa “lavoro con ritagli di stoffa”. Agli inizi, questa tecnica serviva per riutilizzare le parti migliori di vecchi capi d’abbigliamento e accomodare altri indumenti che presentavano buchi o parti logore. Erano toppe che permettevano di non buttare e di riciclare e risparmiare denaro, specialmente per le famiglie meno agiate.
Con il tempo, le donne cucirono tra loro questi ritagli, specialmente con motivi geometrici, per creare bellissime coperte e trapunte, i quilt, con motivi decorativi. Queste trapunte, oltre ad essere usate in famiglia e tramandate alle generazioni future, erano vendute per aiutare la famiglia.
Diffusa in poco tempo in tutto il mondo, oggi la tecnica è utilizzata nel cucito creativo per confezionare anche accessori e complementi d’arredo di ogni tipo, dimensione e forma. A differenza del passato, si usano tessuti e strumenti che facilitano il taglio delle forme e la cucitura.
Forme e tecnica del patchwork
Se in passato questi ritagli servivano come toppa per capi da lavoro, con il tempo si trasformò in una vera e propria arte. Oltre a coperte e trapunte, con questa tecnica le appassionate del cucito creativo confezionano accessori e complementi d’arredo con figure geometriche o disegni astratti; tra questi, cuscini, tappeti, quadretti, pupazzi, borse, beauty case, cestini, portapane, tende e astucci. In alcune parti del mondo, la tecnica è utilizzata anche per confezionare caratteristici capi d’abbigliamento.
Le lavorazioni in patchwork sono varie; in base alla tipologia cambiano le forme e la tecnica per cucire. Quelle più conosciuta e tradizionale usa le forme geometriche piane o irregolari; in altri casi, si tratta di stoffe utilizzate come applique sovrapposti tra loro con motivi decorativi e disegni che permettono di realizzare il progetto. Tra gli stili più rinomati ricordiamo quello in stile inglese, americano, giapponese e il Baltimora.
Materiali e strumenti per il patchwork
Il patchwork è un’arte che richiede, oltre a fantasia, creatività e a saper tenere in mano un ago, attenzione e precisione. Oltre a scegliere tessuti specifici di vario colore che non si restringono o stingono con i lavaggi, bisogna procurarsi alcuni attrezzi; il più adatto è il puro cotone. In base al progetto, possiamo utilizzare altre stoffe da riciclo (vecchie magliette, jeans).
Sono fondamentali righelli e squadre graduate, lineari e con gli angoli. Oltre alle forbici, per il taglio, invece, è molto utile un cutter con lama rotante, un taglierino di precisione, e il tappetino da lavoro rigenerante e antitaglio. I primi due servono per tagliare la stoffa con precisione; il tappetino per evitare di rovinare il piano di lavoro e la lama del cutter.
Un altro elemento fondamentale è il ferro da stiro che servirà per eliminare le pieghe e fissare i margini di cucitura. Prendete dal vostro kit da cucito, anche gli aghi, gli spilli a testa piatta e i mollettoni. Possono servire anche matite per tessuti e carta millimetrata. Fondamentale per cucire i vari pezzi di stoffa sarà la macchina da cucire e alcuni piedini.
In commercio, inoltre, possiamo acquistare anche delle forme in plastica o plexiglass per ritagliare con precisione le sagome geometriche. Possiamo, però, ottenere lo stesso risultato riciclando materiali, come il cartone, da ritagliare a mano.
Come iniziare
Stampate o disegnate la bozza del disegno su un foglio in scala. Utilizzate il righello per dividere ogni sua parte in blocchi e pezzi come fosse un mosaico geometrico; ognuno di questi sarà un pezzo di stoffa da ritagliare e successivamente cucire uno all’altro.
Per facilitare e organizzare al meglio il lavoro, fate un elenco delle varie parti ritagliate e indicate quanti e quali stoffe userete.
Dopo la fase di preparazione del disegno, stirate con cura i tessuti che userete e sistemate il ritaglio di carta sopra, come per tutti i cartamodelli. Prima di tagliare la forma, ricordate di lasciate un margine di cucitura di circa 0,6 cm.
Prendete la vostra macchina da cucire, regolate la tensione e cambiate, se serve, l’ago; in base al progetto, potreste avere bisogno di sostituire anche il piedino della macchina da cucire.
Cucite i vari pezzi tra loro rispettando i margini; dopo ogni cucitura, stirate per appiattire i margini e facilitare le successive cuciture.
Credits e note
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