Professioni d’oro: formare i giovani per rilanciare il made-in-Italy del gioiello

Professioni d’oro: formare i giovani per rilanciare il made-in-Italy del gioiello

Professioni d’oro: formare i giovani per rilanciare il made-in-Italy del gioiello

L’emergenza covid ha messo in crisi tanti settori dell’economia italiana e estera. I dati elaborati nel 2022 dal Centro Studi di Confindustria Moda per Federorafi mostrano un aumento di fatturato del settore manifatturiero orafo, argentiero, gioielliero e del corallo e cammeo (+20,8% sul 2021 e +38,1% circa sul 2019 pre-covid). Si sta, quindi, superando il periodo di crisi dovuto alla pandemia. Tuttavia, le professioni d’oro sono ancora a rischio; mancano, infatti, le risorse formate e specializzate per coprire le necessità di 7100 imprese del settore.

Il tema del reclutamento è stato affrontato il 9 marzo 2023 in una conferenza organizzata a Milano da Confindustria Federorafi, con Italian Exhibition Group/Vicenzaoro e Skuola.net, per illustrare la “roadmap” del settore in tema di Orientamento e Formazione.

Sebbene gli istituti professionali tecnici registrano numerose iscrizioni, la percentuale di studenti diplomati non sono sufficienti a coprire la richiesta delle aziende. La fase di ideazione e design è quella che attrae maggiormente le nuove generazioni.

Professioni d’oro e orientamento

Dai dati raccolti e presentati durante la conferenza risulta che negli istituti tecnici il 52% degli studenti valuta la possibilità di lavorare nel settore orafo; negli istituti professionali il 40% si dice pronta alla professione orafa.

Altri dati quelli rilevati nei licei dove solo il 13% valuta il settore.

Nelle scuole secondarie di primo grado la percentuale di interesse è del 24% e i ragazzi (40%) sono più propensi alla professione orafa rispetto alle ragazze (21%).

Relatori “Professioni d’Oro”

Professioni d’oro: interventi

Gli interventi alla conferenza Professioni d’oro hanno mostrato quanto interesse ci sia nel volere lanciare il settore.

Claudia Piaserico, Presidente Confindustria Federorafi, afferma che le “Istituzioni e le imprese deve fare la propria parte”, dando valore agli Istituti Professionali Tecnici “che continuano a garantire tassi di inserimento nel mondo del lavoro vicini al 100% ma non sono in grado di attrarre giovani in numero sufficiente per un paese manifatturiero come l’Italia”. Inoltre, secondo la Piaserico, è necessario formare e informare dirigenti scolastici, docenti e orientatori dalla scuola secondaria di primo grado al fine di valorizzare la professione e ciò che può offrire. Dall’altro lato, è necessario che anche le imprese promuovano iniziative per farsi conoscere e creare interesse. Oltre a creare una “mappatura” delle scuole/istituti con percorsi orafi, identificandone quasi 40 in 10 Regioni, la Presidente Confindustria Federorafi informa che stanno lavorando sulla realizzazione di una piattaforma per favorire il matching tra domanda e offerta. Altro elemento fondamentale è la comunicazione e per questo si attiverà una campagna istituzionale di “influencer marketing”. “Il percorso è lungo e non privo di difficoltà ma lavorare con i giovani e per i giovani rappresenta l’unico futuro per l’imprenditoria orafa italiana.”

Daniele Grassucci, Founder e Direttore di Skuola.net, conferma la necessita di promuovere il settore tecnico-pratico nelle scuole e alle famiglie.

Marco Carniello, Global Exhibition Director Jewellery & Fashion di Italian Exhibition Group, operatore fieristico che promuove la formazione in tutti i comparti in cui opera, e con il salone internazionale della gioielleria Vicenzaoro è partner strategico di Confindustria Federorafi e Skuola.net afferma: “I giovani rappresentano il futuro della gioielleria. Il nostro impegno per lo sviluppo e l’internazionalizzazione del settore, e in particolare delle eccellenze del Made in Italy, non si esprime solo attraverso le opportunità di business generate dai nostri saloni ma anche promuovendo la cultura di settore e attivandoci come piattaforma di informazione, formazione e networking.”

Con una nota inviata agli organizzatori, anche il Ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, evidenzia come il settore orafo, vessillo tradizionale del Made in Italy, riesce ad essere massimamente innovativo coinvolgendo le nuove generazioni” e aggiunge “Il vostro settore affascina per numerosi motivi e ogni evento promozionale e fieristico è indispensabile per sostenere il settore nella sua costante espansione”.

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